Altroché Batman, Iron Man o l’Uomo Ragno. Sono gli imprenditori i supereroi dei giorni nostri
Esistono degli eroi moderni. Sono gli imprenditori delle piccole e medie imprese italiane che battono la crisi. Mentre tutti si lamentano della situazione economica loro investono, innovano, promuovono, commercializzano e portano a casa i risultati.
Sono in pochi a riconoscere il loro vero valore. Personalità miopi e politici ignoranti arrivano a definirli evasori, approfittatori, violatori di regole, persone che si arricchiscono a spese altrui, ma la verità è che se il nostro paese cresce ed ha ricchezza è proprio grazie agli investimenti e agli sforzi di queste persone. Non certo grazie alle manovre finanziarie di questo o quel governo.
Nessuno li ringrazia, ma la maggior parte dei posti di lavoro che vengono creati non dipendono dall’ultimo decreto o legge del parlamento in materia di occupazione (che anzi spesso complica le cose), ma dagli sforzi e dagli investimenti economici di questi individui.
Tranne rare eccezioni, le associazioni di categoria non li tutelano in quanto preferiscono sostenere la grande impresa, ma loro fanno fronte anche da soli: d’altronde per loro è normale, hanno sempre dovuto contare solamente sulle loro forze.
I telegiornali e i mezzi di informazione parlano raramente di loro a meno che non siano stati coinvolti in qualcosa di losco o drammatico. Sono una maggioranza silenziosa cui non piace apparire: allo studio televisivo o al “salotto buono” loro preferiscono il laboratorio, la fiera o la sala mostra.
Anche se l’80% dei posti di lavoro nella tua città è molto probabile che sia stato creato proprio da loro, raramente li vedrai partecipare a qualche trasmissione di carattere economico. È raro, infatti, che qualcuno chieda loro un parere su cosa servirebbe per far andare meglio le cose.
Sono tutti pronti ad accusarli, a chiedere, a pretendere, a rivendicare. Pochi invece capiscono la grande importanza che hanno per la nostra società e per le nostre vite. Infatti, se si fa eccezione per quelle che vivono di politica, probabilmente non esiste famiglia nel nostro paese che non debba almeno una parte della sua stabilità economica al rapporto con una delle loro aziende.
Fare il piccolo imprenditore nel nostro paese non è facile. Per farlo si devono superare una miriade di ostacoli, la maggior parte dei quali inutili in quanto creati da chi, a onor del vero, dovrebbe agevolarli e dar loro una mano: una burocrazia e un governo che impongono regolamenti assurdi, un’alta imposizione fiscale e servizi non sempre all’altezza della situazione.
Se a questo si aggiunge un sistema educativo che tende ad instillare nelle giovani leve una sorta di diffidenza verso tutto ciò che è privato e legato all’iniziativa imprenditoriale, ci rendiamo conto di quali siano le resistenze, anche culturali, che queste persone si trovano ad affrontare tutti i giorni.
Ciò nonostante continuano ad investire, a ricercare, a tentare di innovare, ad assumere e a progettare il futuro delle loro aziende. Per farlo superano difficoltà inimmaginabili: dalla mancanza di soldi, agli orari spaventosi, al fatto di dover spesso e volentieri trascurare le proprie famiglie.
Io penso che noi non celebriamo a sufficienza queste persone. Indubbiamente sono un asset importante del nostro paese, ciò nonostante è raro che qualcuno li ringrazi. È per questo motivo che voglio celebrarli.
Queste sono persone che non si ritirano davanti a niente, che hanno coraggio da vendere e per le quali nutro una profonda e sincera ammirazione.
A loro devo molto. Sono delle persone speciali.