Da Bologna alla Florida, la startup che aiuta le Pmi ad aprirsi al mercato Usa.
di Deborah Dirani
20 febbraio 2014
Se in Italia l’economia stenta a ripartire, dall’altra parte dell’Atlantico i principali indicatori segnalano che la ripresa è iniziata.
Per questo sono sempre di più gli imprenditori del nostro Paese che guardano con crescente interesse a un mercato in cui il “dream can come true”.
Da meno di un anno a questa parte c’è una società di consulenza e selezione che, partendo da Bologna, è atterrata a Miami Beach con una mission chiarissima: aiutare quelle Pmi che vogliono realizzare questo sogno.
K2Usa, il nome della società guidata da Paolo Ruggeri, già socio fondatore di Open Source Management e riconosciuto esperto in gestione e sviluppo della leadership, si occupa quindi di guidare le strategie di investimento di imprenditori “coraggiosi” italiani e americani.
Un doppio canale, quello attivato da K2Usa, che se da un lato favorisce l’internazionalizzazione dall’Italia verso gli States, dall’altro supporta anche quelle aziende americane che guardano con attenzione al mondo delle Pmi del nostro Paese.
Forte di un test attitudinale che ha ottenuto, unico tra quelli italiani, la validazione negli Stati Uniti, K2Usa, come start up, in 8 mesi di vita ha realizzato utili netti per 40mila dollari aiutando una decina di aziende del Belpaese a operare di là dall’Oceano; viceversa sono state 25 le realtà americane che si sono avvalse della consulenza di K2Usa per portare avanti i propri progetti di crescita e investimento. Ultimo nato tra i progetti della società bolognese è “Dream”: «Si tratta di un progetto – spiega Paolo Ruggeri che, considerata la ripresa del mercato immobiliare particolarmente vivace nel sud della Florida, si rivolge ai piccoli investitori che intendono puntare sulla ripresa americana».